Stanotte sono morta.
A volte capita durante il sonno: mi risveglio in preda al panico, sono in affanno, la mente confusa…
“Dove sono? No, non voglio morire, no! Perché??? No, no, no! Non sono pronta per questo!”
Stanotte sono morta.
Riaddormentarmi non è stato facile.
Ornella Vanoni che canta nella mia testa “domani è un altro giorno, si vedrà” mi fa venire malinconia e non mi consola neanche un po’.
Ma la voce di quella Donna è curativa, stimola i sensi e le emozioni.
“Domani è un altro giorno, si vedrà.”
Stanotte sono morta, però.
Il “fottetevi” nato tra i miei pensieri e rivolto a tutti non aiuta: chi dorme è più morto di me, chi è sveglio è sull’orlo del baratro e deve fare una scelta.
“E allora piangi” mi dice la Vanoni.
Iva, ma no, tu sei Gina, no, Gino è lui o lei….ormai si confondono le loro Anime che si intrecciano in un abbraccio cosmico.
E io in questo frangente malinconico riesco solo a pensare “sono IvaGina, I Vagina, Gina, Ina, Na, A” con la voce che si perde in un cavernoso eco che mi fa ridere mentre piango.
La Madre cosmica mi accoglie e io riesco solo a pensare alla solita vagina. Sono proprio una “gina”.
Stanotte sono morta.
E piango e rido. In un orgasmico alternarsi delle mie emozioni.
Hai bisogno di un medico mi dice qualcuno; no, di uno scienziato mi dice un altro.
E il roboante “ma andate tutti a fare in c***” mi sgorga nella mente, ma non lo urlo, non sia mai che possa svegliare qualcuno e questo non si fa, di notte la gente ha bisogno di dormire, non di sentir urlare.
Stanotte sono morta.
Perché allora stamattina sono qui?
Ma allora sono viva!
Ev-viva!!!
E comincio a ridere tra lacrime salate e occhi dolenti.
Continuo a ridere, ridere, ridere e il mio umore acquista un sapore misto tra ironia e sarcasmo, ma poi scrivo e divento creante e allora si placa anche la rabbia e penso “ne vedremo delle belle, ma io ci voglio essere perché stanotte Sono Morta, ma ora Sono Viva.”
Sì, sono Viva.
Io sono Viva
IO-SONO VIVA.
Sabrina Giovanna
03/09/2021