Su un balcone cittadino.
La voce penetrante e suggestiva di Sinéad O’Connor volteggiando si libra dalla finestra della mia cucina per unirsi ad una melodia balcanica ascoltata da un vicino e alla sonorità metallica di un videogioco trasmutandosi all’improvviso nella mia Guida attraverso Mondi Passati e Futuri che si intrecciano in una cacofonia umana che è Umanità ancora lontana dall’Essere Uomo; una disarmonia che unisce angeli e demoni come li vogliono chiamare qui e che mi ricorda le mie imperfezioni e perfezioni cosmiche avvolgendomi nel suo abbraccio terreno.
Esattamente così: Viva la Vida come dipingeva Frida 🔥
Portale 8:8
(Pubblicato su instagram gurumanontroppo l’8/8/23)