Maggiorana

Le Erbe Aromatiche: la Maggiorana

Tratto da “LE PIANTE MEDICINALI – Le relazioni tra la pianta e l’uomo – I“ di Wilhelm Pelikan, Natura e Cultura Editrice

Origanum majorana, Maggiorana

“…è originaria delle calde regioni meridionali dell’Europa; non ama molto l’altitudine…preferendo..la mano premurosa dell’uomo. Il seme che germoglia gradisce l’ombra. Si sviluppa una pianta ben formata e graziosa…”

“…Tende verso l’alto con le sue foglie arrotondate e aderenti al fusto, culminando in una infiorescenza. Questa sembra un piccolo alveare che nasconde a lungo i numerosi fiorellini bianchi, i quali non appaiono che in piena estate.”

“…semi fertili…abbondano di olio grasso. Il dolce profumo delle foglie di maggiorana esercita un’influenza riscaldante, benefica, ricorda il calore dei forni.”

“Il suo olio eterico, generato dal calore cosmico, ma più dolce rispetto a quello delle Labiate viste in precedenza (salvia, timo, rosmarino, lavanda), è mescolato a sostanze canforate. L’olio grasso che attornia i semi è formato dalle stesse attività cosmiche. Esso isola il seme dall’azione delle forze terrestri al fine di esporlo interamente a quella della potenze formative cosmiche, che vi imprimono il ritmo formativo della futura crescita.

“…rimedio destinato a regolarizzare il ritmo mestruale. La maggiorana esercita un’azione riscaldante sul metabolismo e in particolare sugli organi genitali. Fortifica lo stomaco e l’intestino, guarisce le coliche, la diarrea, favorisce il concepimento e le mestruazioni…”

“…l’intero universo circostante comincia ad agire sul seme imprimendosi in esso, e costruisce dal caos del seme un microcosmo, un nuovo organismo capace di sviluppo. Il processo di formazione degli oli collegato con la formazione di ogni seme ha a che fare con l’isolamento dalle forze della terra. Cessa durante la germinazione, nel corso della quale la pianta cerca e trova nuovamente un rapporto con le forze terrestri.

Curiosità

È conosciuta anche con il nome di Persia: secondo alcuni, il nome “erba persa o persia” le è stato attribuito dai liguri, indicandone così la sua provenienza e il fatto che si perde la pianta tutte le volte che la si lascia senza cure!

La troviamo a Cipro, in Egitto, in Arabia e Turchia meridionale.

L’ etimologia del nome è incerta e sembra derivi dalla parola latina “amaracus” (avente odore?) o dal greco “amarakos” oppure dal latino medioevale “maior” (maggiore).

Greci e Romani la associavano alla letizia e al potere di tener lontani malefici influssi.

Nella letteratura romana veniva associata alla parola “amor” ed era ritenuta un’erba afrodisiaca.

Secondo una leggenda la maggiorana era l’erba dell’amore legata alla Dea Afrodite. Le fanciulle solevano dormire con un rametto di maggiorana vicino a loro in modo da poter sognare il volto del futuro sposo, ma solo dopo aver recitato la formula “San Luca, San Luca, sii gentile con me, mostrami in sogno il mio vero amore”, ripetuta 3 volte (a me non è apparso nessuno…sarà destino!); era anche tradizione far indossare agli sposi ghirlande di questa erba profumata durante le cerimonie matrimoniali.

Si racconta anche che le donne innamorate tenessero sul davanzale una piantina di maggiorana verso la quale porgeva il saluto il caro amato: se la donna apriva la finestra si usava dire che l’uomo “svegliava la maggiorana”…

Poesia