Erbe Aromatiche: il Timo
Tratto da “LE PIANTE MEDICINALI – Le relazioni tra la pianta e l’uomo – I“ di Wilhelm Pelikan, Natura e Cultura Editrice
Thymus vulgaris, Timo
“…il timo cresce spontaneo e abbondante nei luoghi aridi, sassosi e assolati…Si accontenta di terreni poveri e richiede poca acqua, ma ha molto bisogno di forze cosmiche, luce e calore.”
“Le piccole foglie carnose ridotte quasi ad aghi salgono con il fusto rigorose verso l’alto. L’infiorescenza, che si sviluppa infine in estate, è un grappolo rosa, color erica. Le api amano questi fiori minuscoli.”
“La pianta ha un sapere pungente, bruciante; emana un odore forte, piccante, riscaldante, un poco cupo.”
“Il timo può essere di grande aiuto quando l’organizzazione del calore, e dunque l’ io, non penetra abbastanza lo stomaco o i polmoni, quando vi è una grossa suscettibilità ai raffreddamenti o troppa acqua in una regione dell’organismo e insufficiente calore…”
“…è efficace contro il catarro bronchiale ostinato così come nella pertosse. Inoltre, è utile nella gastrite, nei crampi allo stomaco, nelle coliche e se l’affezione deriva da una mancanza di calore interno.”
“Tuttavia, nel caso di ipertiroidismo, l’effetto stimolante l’attività metabolica di questa ignea pianta può diventare eccessivo. Il timo deve essere usato con cautela.”
Thymus serpyllum, Serpillo
“È un timo “mitigato”, che ama le praterie secche ma pur sempre umide di rugiada, specialmente in montagna…”
“…Nella medicina popolare il timo serpillo si chiama erba delle donne (giaciglio della vergine). Fu consacrato a Freya, poi a Maria. Era conosciuto come rimedio per favorire e regolarizzare le mestruazioni, ma facilitava anche la castità, vale a dire placava le funzioni sessuali mettendole sotto controllo dell’io e ristabilendo il loro sano ritmo”.
“…”
Teucrium marum, Teucrio
“…”
“L’azione di questa pianta, che si esaurisce nel dominio fiorale e volatile, assomiglia a quella del timo, ma è ancora più inclinata verso il metabolismo. Stimola il processo del fegato, favorisce il flusso biliare, combatte la tendenza alla calcolosi.”
“…”
Curiosità
Il suo nome deriva dal verbo greco thymao che significa eccitare, o dalla parola thymon che significa coraggio.
Era considerato l’arbusto più adatto a produrre il fumo sacrificale durante gli antichi riti.
Nell’antica Grecia i soldati usavano lavare il proprio corpo con acqua profumata al timo per trarne vigore e forza.
Gli antichi romani usavano il timo per sfruttarne le proprietà antidolorifiche ed antisettiche e sono stati i primi ad utilizzarlo in cucina per conservare gli alimenti.
Nel Medioevo le donne nobili usavano ricamare sulle insegne dei cavalieri un’ape posata su di un ramo di timo come simbolo di protezione per le battaglie e come buon auspicio. Il timo è una delle piante più ricercate dalle api da cui viene prodotto il miele di Timo.
Nel Rinascimento lo si impiegava, cotto nel vino, per curare chi era affetto da gotta, per guarire dagli avvelenamenti, per le irritazione della vescica e per far tornare le mestruazioni. Oppure lo si usava, polverizzato, secco, unito all’argilla come dentifricio e disinfettante delle gengive.
In Toscana cresce soprattutto il timo serpillo, conosciuto anche come “pepolino”.
In altre zone d’Italia, soprattutto in Sardegna, il timo è conosciuto anche con il nome di “erba di Maria” per una leggenda del Medioevo in cui si sarebbe usato il timo come giaciglio per Maria Vergine durante la fuga in Egitto.
Si narra anche che sia la pianta preferita dalle fate e che per incontrarle si debba preparare un infuso con le inflorescenze.
Fairy o meno, non dimentichiamo che la parola “timo” indica anche un organo primario del sistema linfatico con funzione di ghiandola endocrina e importante ruolo all’interno del sistema immunitario.
Fai delle ricerche su questo organo e, insomma, qualche domanda potrebbe davvero essere interessante e aprirti a nuove visioni!
Timo T’amo – video sul mio canale YouTube Sabrina Gurumanontroppo
Sabrina
06/07/2020
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